FUOCO

 

 

 

E' forse un tentativo di evasione

che l'allodola compie verso il cielo

arrampicandosi sempre più su

col temerario cuore in gola

sulla sua scala di vertiginoso canto.

Folgorata dal sole o dall'amore

o dalla propria musicale ebbrezza,

nessuno sa cos'abbia visto o udito

da vicino o lontano,

quando cade svenuta in mezzo al grano.

(Govoni, Evasione)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(VA, Fuoco)

 

 

Uscendo da un cunicolo stretto e soffocante mi ritrovai in un lungo canalone nero immerso in nubi di polvere che occultavano la luce.

Con me, come me persi nel nulla, donne e uomini nudi, e così mi accorsi di essere anch'io nudo, ma anziché provarne imbarazzo consacrai il mio corpo assieme al loro, salendo verso il fuoco e aggrappandomi alle rocce calde di passione con i miei tentacoli turgidi.

Diventati un unico popolo cantavamo melodie di sospiri e lamenti gioiosi, pur sapendo che la destinazione era l'inferno o meglio qualcosa che fortemente lo ricordava, ma le immagini temute nelle nostre infanzie ora ci aprivano il corpo a un'estasi alla quale era impossibile rinunciare.

Eppure lì in alto ci aspettava la rapida morte dell'insetto impazzito che muore nel rogo al quale non è riuscito a sottrarre il proprio desiderio. Nulla avrebbe potuto fermarci, perché nessuna ragione era in grado di frenare il nostro orgasmo.

Stupito guardavo il mio corpo eruttare senza sosta sperma e sentivo i miei muscoli vibrare al contatto col fuoco. Stavo camminando verso la distruzione, lo sapevo ed ero felice.

Ma nel momento in cui entrai nel liquido rubino che avrebbe dovuto scarnificarmi sentii una fresca carezza accogliere la mia anima e il mio corpo precipitò insieme a quello degli altri nella valle di coloro che avrebbero vissuto un'altra vita credendo che fosse la stessa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Noi possessori del cielo

e della terra

gli abitanti dell'inferno

sono le nostre prigioni

qui siamo discesi

e più non possiamo tornare

il leone c'invita a salire

e noi rifiutammo quel giorno

per provare ancora

(VR, Possessori del cielo)

 

lI tuo sogno è ora entrato nei labirinti profondi della notte. E ormai sei certo che tutto ciò che vedi e senti è vero. Il filo di speranza che hai teso rischia a ogni momento di spezzarsi, lasciandoti solo e indifeso di fronte ai fantasmi. Se vuoi salvarti devi trovare una strada che ti riconduca verso l'alto. Bisogna fare presto. Dove andrai, adesso, vagabondo della notte? Dove ti porterà il tuo cuore assetato di gloria, di gioiose nefandezze e di teneri ricordi?

 

Vai verso l'odore della terra bagnata dalla pioggia

 

Vuoi giungere in cima a un'altissima costruzione

 

Scendi verso un fiume