Vera Ambra e Vincenzo Rezzuti
presentano

IL LABIRINTO
Opera Web

special guest Nicoletta Poli

progetto web di Vincenzo Rezzuti
testi di Vincenzo Rezzuti
immagini di Vera Ambra
poesie di Nicoletta Poli e Vincenzo Rezzuti

citazioni poetiche da Baudelaire, Campana, Corso, Govoni,
Juan de la Cruz, Leopardi, Lorca, Michelstaedter, Montale, Nerval, Poe,
Rebora, Rilke, Rimbaud, Saba, Sereni, Thomas, Trakl, Ungaretti

brani musicali da Debussy e Satie rielaborati da Vincenzo Rezzuti

risorse grafiche cortesemente offerte da WebGraf (http://www.htmb.it/grafica/)

l'immagine di sfondo di Luna Philosophorum è cortesemente offerta da John Petrak (http://www.oceanphotos.com)


E' possibile fare arte con Internet?

Non, attenzione, SU Internet, ma CON Internet?

Sulla rete vi sono innumerevoli siti dedicati alla letteratura, alla pittura, al cinema, alla musica, al teatro, ma in ognuno di questi si parla di un'arte che ha propri strumenti espressivi, diversi da quelli tipici di Internet.

Persino la letteratura, che in quanto parola scritta sembra essere l'arte che più facilmente può trovare spazio sulla rete, appare spesso sullo schermo di un computer come un oggetto alieno, orfano della pagina stampata.

Il mezzo di comunicazione proprio di Internet, la pagina Web, offre possibilità stilistiche che raramente vengono sfruttate. Ecco l'intento che sta alla base di questa opera: creare un'opera d'arte che utilizzi il Web come proprio mezzo espressivo.

Oggi, tentare di fare arte CON Internet, deve significare inventare una nuova forma artistica, che al posto degli strumenti tradizionali, sia pure evoluti, della produzione artistica, utilizzi direttamente gli strumenti che stanno alla base della pagina Web: il codice HTML e Java. Inventando attraverso questi una nuova grammatica artistica, né più e né meno di quanto fecero i fratelli Lumiere utilizzando il nuovo strumento della pellicola cinematografica.

Il "Labirinto" è la storia di un viaggio attraverso i sogni, narrati con brevi testi e commentati da immagini e versi. Nel "Labirinto" non esiste una sequenza corretta di 'fruizione' dell'opera. Esiste una prima pagina, ma le pagine seguenti vengono scelte dal fruitore, che non è quindi né un lettore, né uno spettatore, ma un 'navigatore'. Questo significa che in base al percorso scelto ognuno potrà percepire diversamente l'opera.
Le pagine non sono costituite da immagini e testi tra loro separati. Le parole tendono a entrare nelle immagini fino a confondersi in esse. Vengono quindi creati ritmi visivi che permettono di fruire insieme immagini e testi, ritmi che si ripetono di pagina in pagina salvo improvvise variazioni che rompendo il ritmo preparano il suo riproporsi nelle pagine successive. Il tutto seguendo una sequenza casuale impostata da chi naviga nell'opera.

Le citazioni poetiche, inserite in un rullo scorrevole al di sopra dell'immagine di sfondo, hanno lo scopo di mostrare come la grande poesia possa attrarre molte più persone di quanti lettori abbia normalmente, se inserita in un contesto meno severamente spoglio della pagina di un libro.

 

 

 

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