ONDINE

 

 

 

Vita?! Vita?! qui l'erbe, qui la terra,

qui il vento, qui gl'insetti, qui gli uccelli,

e pur fra questi sente vede gode

sta sotto il vento a farsi vellicare

sta sotto il sole a suggere il calore

sta sotto il cielo sulla buona terra

questo ch'io chiamo "io", ma ch'io non sono.

No, non son questo corpo, queste membra

prostrate qui fra l'erbe sulla terra,

più ch'io non sia gli insetti o l'erbe o i fiori

o i falchi su nell'aria o il vento o il sole.

Io son solo, lontano, io son diverso -

altro sole, altro vento e più superbo

volo per altri cieli è la mia vita...

(Michelstaedter, Risveglio)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(VA, Ondina)

 

 

E d'improvviso vidi l'isola, quasi fosse emersa in quell'istante, alta come una montagna, blocco di pietra scoscesa rischiarata dalla neve.

Si specchiava nell'acqua appena increspata e a quella imponeva un rispettoso silenzio, appena rotto dal frusciare della corrente e dal lontano grido di un gabbiano.

Tra i bagliori della luce marina guizzavano piccole creature femminee, parevano in adorazione dell'imponente solidità della roccia, intrecciando movimenti attorno all'inaccessibile costa.

Io scendevo verso il paradiso disegnando larghi cerchi nel gelido liquido, sospeso a metà tra cielo e mare, privo di sostegno ma miracolosamente in equilibrio su me stesso.

Qualcosa stava cadendo dal cielo. Era la luce dell'alba trasformata in corone di vetro, apriva verso di me un percorso a salire verso l'incanto.

Quando inconsapevole raggiunsi la vetta dell'isola dov'era custodita l'impossibile chiave del mondo, il mio mondo, le piccole creature intonarono un canto fatto di sospiri.

 

 

 

 

E se la primavera avanza

e la vita

in qualche modo è contraria

a germinazioni mutanti

con venti freddi

e bocche fruscianti/mutanti

tanto che se si vola su pianure e stagni e stelle

unico rifugio

è il favo apeo ove

sui fiori posa e non filamenta idee

se la primavera avanza

e la vita è contraria

quale possibile area di volta

può fare iperboli verso infiniti cosmi

se non un universo

sospeso

impercettibile

ultroneo e lavato involo

salto in terra (inviolato)

per raccogliere semi di giunchiglie

a raccontare della natura ancestrale

del loro primario buco

e non sostano in niuna anima

se non

in pacata evoluzione

dello stesso seme in mutazione

a infarinarsi in argentei cieli

e tornare a terra

fra fanghi di nebbia

e laghi di foglie

chè anuma non c'è

e non irride nel deserto

se non si pensa che pensiero

trova vita se non

in fede nella vita

e da lì radici amare che avanzano

a irrompere nel cuore della terra

facendo buchi vuoti

e poi

lo spazio azzurro dell'ombelico di umani-edera

esseri-edera

ad avvitarsi nel sempreverde

come se niente

niente

fosse insuperabile

(NP)

 

 

Ora sei nel territorio segreto, ospite delle piccole divinità della tua infanzia infinita. Sai di aver superato la porta che ti separava dai tesori nascosti e felice ti abbandoni finalmente ai tuoi sogni. Dove andrai ora viaggiatore della notte? Dove ti porterà il tuo cuore, ora che hai iniziato a placare la sua sete?

 

Vuoi giungere in cima a un'altissima costruzione Decidi di salire lungo un ripido sentiero
Vai verso l'odore della terra bagnata dalla pioggia
Il richiamo dell'amore ti porta lontano