ACQUA |
Homme libre, toujours tu chériras la mer! La mer est ton miroir; tu contemples ton ame Dans le déroulement infini de sa lame, Et ton esprit n'est pas un gouffre moins amer. Tu te plais à plonger au sein de ton image; Tu l'embrasses des yeux et des bras, et ton coeur Se distrait quelquefois de sa propre rumeur Au bruit de cette plainte indomptable et sauvage. Vous etes tous les deux ténébreux et discrets: Homme, nul n'a sondé le fond de tes abimes; O mer, nul ne connait tes richesses intimes, Tant vous etes jaloux de garder vos secrets! Et cependant voilà des siècles innombrables Que vous vous combattez sans pitié ni remord, Tellement vous aimez le carnage et la mort, O lutteurs éternels, o frères implacables! (Baudelaire, L'Homme et la Mer)
Sempre il mare, uomo libero, amerai! perché il mare è il tuo specchio; tu contempli nell'infinito svolgersi dell'onda l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito non meno amaro. Godi nel tuffarti in seno alla tua immagine; l'abbracci con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore si distrae dal suo suono al suon di questo selvaggio ed indomabile lamento. Discreti e tenebrosi ambedue siete: uomo, nessuno ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto, mare, le tue più intime ricchezze, tanto gelosi siete d'ogni vostro segreto. Ma da secoli infiniti senza rimorso né pietà lottate fra voi, talmente grande è il vostro amore per la strage e la morte, o lottatori eterni, o implacabili fratelli! (Baudelaire, L'Uomo e il Mare)
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(VA, Shark)
L'avevo sfiorata, la felicità.
Era lì su uno scoglio ad aspettarmi, mi tendeva le braccia e mormorava
una canzone. Se
ne avessi avuto il coraggio, forse l'avrei divorata per troppo entusiasmo.
E sarei rimasto di nuovo solo, sperduto nelle liquide tenebre nelle quali
ero nato, mio rifugio e mia casa. Oh
sirena, ti prego, non sono capace di amarti. Oh sirena, ti prego... Dieci minuti alla fine della nostra storia. Dieci lunghi minuti di denti digrignanti una tenerezza impossibile. Dieci perfidi minuti nei quali desiderare di farti diventare per sempre parte di me. E dieci preghiere dette tra i denti salmodianti il tuo canto di sirena che pensò di ingannarmi, ma che non sapeva chi ero.
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(VA) |
Moderati termini, non fai male nel piccolo lago nel quale una rana mi guardò incredula ora potrei anche immergermi. La mia ombra, la tua immagine ripetuta in mille fotografie, chi l'avrebbe mai detto che quella eri tu a un'altra insieme, e quante persone insieme a me, a te, una folla che trema, l'ultima vita tra le tante insieme a te, a tante altre, a tanti che attendevano il loro, che aspettavano noi, e nessuno ci vedeva e non guardo più nessuno, batto le mani, gioco a carte con l'invisibile mio nemico, se un giorno l'incontrerò gli dirò che non era questa la casa dove l'avrei dovuto incontrare. (VR, Esistenze parallele) |
Il tuo sogno è ora entrato nei labirinti profondi della notte. E ormai sei certo che tutto ciò che vedi e senti è vero. Il filo di speranza che hai teso rischia a ogni momento di spezzarsi, lasciandoti solo e indifeso di fronte ai fantasmi. Se vuoi salvarti devi trovare una strada che ti riconduca verso l'alto. Bisogna fare presto. Dove andrai, adesso, vagabondo della notte? Dove ti porterà il tuo cuore assetato di gloria, di gioiose nefandezze e di teneri ricordi?