LA REGINA
|
Tu sei come una giovane, una bianca pollastra. Le si arruffano al vento le piume, il collo china per bere, e in terra raspa; ma, nell'andare, ha il lento tuo passo di regina, ed incede sull'erba pettoruta e superba. E' migliore del maschio. E' come sono tutte le femmine di tutti i sereni animali che avvicinano a Dio. Così se l'occhio, se il giudizio mio non m'inganna, fra queste hai le tue uguali, e in nessun'altra donna. Quando la sera assonna le gallinelle, mettono voci che ricordan quelle, dolcissime, onde a volte dei tuoi mali, ti quereli, e non sai che la tua voce ha la soave e triste musica dei pollai. (Saba, A mia moglie)
|
(VA, Sonno)
Quale diabolica malia aveva fatto sì che mi ritrovassi, dopo tanti anni, in quel luogo? Tra gente che mi guardava con sospetto, nella città straniera, e lì, in qualche posto, in una casa, in una stanza, tu. Il ricordo di tutto il bene che ti volli scioglieva il pianto di pietra per troppo tempo chiuso nel tabernacolo dove avevo conservato la tua immagine adorata. Ma ora! Esistevi ancora? E se sì, quale infame sacrilegio sarebbe stato l'incontrarti. Così vagavo per le strade e le piazze sulle quali era sorto il nostro sole, ma in quel mattino nebbioso era come se gli fossi indifferente. Sentivo che i passanti mi disprezzavano, considerandomi il traditore. Ma tu, pensavo, tu mi tradisti. Come potevo dimostrarmi innocente se non per delazione? Chiamavo a testimone quelle stesse strade, e l'acqua che scorreva piano, anche quel mattino, sotto l'antico ponte. Ma quando mi sembrò di vederti, di fronte a me, ed era solo un tuo simulacro che da una panchina del parco mi fissava, temendo da me un brutale invito, mi rimangiai tutte le mie accuse e pallido le sorrisi, e lei, lei che non era te, mi guardò sorpresa, come se capisse e volesse indicarmi la strada per ritrovarti. E allora come un pazzo corsi verso la tua casa, quella che un tempo ospitò le nostre carezze. E giunto che fui guardai incredulo la fila dei campanelli tra i quali trovai il mio nome. |
Son
come una vecchia tiritera (VR, Notte Bianca)
|
Stai sognando, e sai che il tuo sogno è solo all'inizio. Stai sognando, ma sai che ciò che vedi e senti è tuttavia vero. Stai provando a tendere un filo di speranza tra la tua angoscia e il tuo più grande desiderio. Dove andrai, adesso, vagabondo della notte? Dove ti porterà il tuo cuore assetato di gloria, di gioiose nefandezze e di teneri ricordi?
|
Vai verso l'odore della terra bagnata dalla pioggia
|