Piccolo
Teatro - Catania
Un terribile incidente automobilistico, sulla strada da casa al lavoro, sembrava avesse stroncato in Alfredo ogni possibilità di movimento, altro che danzare, cosa che era il nostro sogno e una promessa reciproca scambiata pochi mesi prima. Il corpo di Alfredo non aveva più un solo osso intero; la sentenza dei medici era stata spietata e inequivocabile: "Non potrà più muoversi, forse, se sarà fortunato, riacquisterà l'uso della mano sinistra..."
La risposta di Alfredo, nel suo cuore, in quanto non poteva muovere neanche i muscoli del viso per parlare, fu: "Non avete capito niente! Io devo danzare con Anna."
Il recupero è stato lunghissimo, lento e doloroso, ma il coraggio, la determinazione, l'amore e la passione hanno vinto.
Alfredo ha danzato con Anna; il suo corpo, miracolosamente rimesso insieme, si muove con l'impeto di una tempesta, con la dolcezza di un mare calmo, con la fluidità dell'aria, con la potenza della terra, in risposta all'emozione, alla passione e alla danza di Anna, io, che ho saputo aspettarlo con fede. E ho danzato con Alfredo la gioia di vivere, di essere al mondo, di essere nella vita.
Al Piccolo Teatro di Catania abbiamo comunicato insieme, davanti a un pubblico commosso, la nostra passione, la nostra determinazione, il nostro coraggio, il nostro grazie alla bellezza e alla pienezza della vita, che vale, sempre e comunque, la pena di essere vissuta."
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